LA CRI ALLO SFASCIO:QUALE FUTURO PER I PRECARI ?

Nazionale -

 Roma, 21 ottobre 2008

In data odierna, a distanza di circa 4 mesi dall'ultimo confronto, si è riunito presso il Comitato Centrale della Croce Rossa Italiana il tavolo sindacale, con la presenza dell'organo politico dell'Ente. 

         In apertura della discussione la Delegata del Consiglio Nazionale Direttivo C.R.I. Dott.ssa Caminiti ha reso noto l'approssimarsi di un intervento da parte del Governo sulla struttura politica dell'Ente, vale a dire l'imminente Commissariamento della C.R.I., ipotesi che, di questi tempi, nella delicata fase politica che attraversa il nostro Paese, per quello che accade nel mondo della Pubblica Amministrazione, molto facilmente comporterà un radicale riassetto delle funzioni e del ruolo della stessa sul territorio nazionale.

         Oggetto del confronto odierno era: 

1.     accordo acconto retribuzione di risultato anno 2008 Area della Dirigenza;

2.     verbale di concertazione per l’applicazione art.85 del C.C.N.L. 2002/05 della Dirigenza;

3.     verbale di concertazione per i passaggi verticali Area Comparto;

4.     ipotesi di Progetto integrato 2008/09 Aree Comparto e VI (discussione preliminare);

5.     informativa sugli adempimenti previsti dalla Legge 133/08.

 

         Come più volte ribadito nei precedenti comunicati la posizione della R.d.B.- C.U.B. P.I. CRI, relativamente alla attuale posizione della C.R.I. nel mondo della P.A. e a ciò che ne deriva per i suoi dipendenti,  è oltremodo chiara e ferma.

         Nella piena consapevolezza dell'emergenza della questione precariato rispetto a qualsiasi altra tematica la R.d.B.-C.U.B. P.I. CRI ha più volte invitato la controparte al confronto esclusivamente su tale materia, peraltro nemmeno citata all'O.d.G. della riunione odierna.

         Preso atto del netto rifiuto a tale istanza la R.d.B.-C.U.B. P.I. CRI ha abbandonato il tavolo di trattativa ed ha successivamente, anche grazie all’apporto concreto di molti precari presenti all’esterno del Comitato Centrale di Via Toscana, occupato la Sala del Consiglio bloccando la prosecuzione del confronto negoziale.    

         A prescindere da qualsiasi discussione relativa alle tematiche del personale medico e della dirigenza, o al Contratto Integrativo di Ente 2008 del personale delle aree, per il quale abbiamo da tempo formulato una articolata piattaforma tesa ad un profonda e coraggiosa  revisione dell'impianto contrattuale (riduzione della forbice parametrale di ripartizione della produttività collettiva, incremento dell'indennità di  rischio, regolamentazione dell'istituto dello straordinario, erogazione dell'incentivo ai precari, ecc.) la R.d.B.-C.U.B. P.I. CRI ritiene prioritaria e non più rinviabile la definizione della drammatica stabilizzazione del precariato, soprattutto alla luce delle ultime “evoluzioni” (?????) normative che hanno letteralmente azzerato (Legge 133) i percorsi previsti dalle precedenti Leggi Finanziarie, e che, in base all'ultimo Disegno di Legge 1441 in discussione attualmente alla Commissione Lavoro della Camera, schiudono una ultima vaga possibilità futura ed alquanto incerta.

         Perdere questo ulteriore ultimo “treno” avrebbe un sapore drammatico e prospetterebbe lo spettro della disoccupazione per tutti i precari.

         Ricordiamo, qualora per qualcuno fosse ancora poco chiaro, che il fenomeno precariato in C.R.I. rappresenta aspetti di portata enorme: circa 1900 lavoratori a tempo determinato, ai quali se ne aggiungono altri circa 250 ex A.R.E.S., le cui sorti appaiono ancora più incerte, per non considerare la ingente presenza di dipendenti precari appartenenti al Corpo Militare, a fronte di una pianta organica approvata di 3050 unità, quantità da ridurre con ulteriore taglio del 10% in coerenza con le disposizione imposte dalla Legge 133.

         Ricordiamo inoltre che nel Comparto Enti Pubblici non Economici ormai tutti gli Enti hanno provveduto alla stabilizzazione del precariato. L'unica realtà che si conferma vergognosamente presente a tenere alta la bandiera infame della mercificazione dei lavoratori è ormai solo la C.R.I.

         Alla luce di quanto evidenziato nel presente comunicato riteniamo che sia una grande vittoria sindacale l'aver rigettato qualsiasi ipotesi di confronto al tavolo su materie diverse dalla stabilizzazione del precariato.

         La R.d.B.-C.U.B. P.I. CRI reputa estremamente importante, alla luce dell'imminente  commissariamento della C.R.I., che il confronto con la controparte “uscente” si concluda e che lo stesso si apra  con la controparte “entrante” sempre sullo stesso tema e con il medesimo obiettivo:

 

la definizione del percorso di stabilizzazione per tutti i  lavoratori   precari  che  oggi  operano  in  C.R.I.

 

 

 

IL POSTO DI LAVORO E’

 SALVO

   Tensione, preoccupazione, trepidazione e agitazione hanno segnato fortemente nella settimana scorsa le giornate dei lavoratori del Comitato Provinciale di Roma della Croce Rossa Italiana.

Abbiamo vissuto, unitamente a gran parte del personale delle varie strutture che fanno capo al Comitato, le alterne vicende che hanno caratterizzato il caso della nostra delegata sindacale collega Patrizia Modesti,  operatrice sanitaria con contratto di lavoro a tempo determinato in forza al Centro di Educazione Motoria, storica struttura romana della C.R.I., accreditata di specifica funzione dalla Regione Lazio.

Pochi giorni prima della scadenza contrattuale, la collega, in luogo dell'attesa proroga, riceveva una nota del Dirigente della struttura Dott. Iocchi in cui le si comunicava l'interruzione del rapporto di lavoro, e, di conseguenza, la prospettiva drammatica dell'esclusione da qualsiasi ipotesi stabilizzatrice.

A tale proposito ricordiamo la battaglia che a livello nazionale faticosamente stiamo portando avanti, da anni, per la stabilizzazione di tutti i precari della C.R.I., in un percorso disseminato da innumerevoli cavilli e difficoltà di varia natura.

Nel mondo dell’Ente tutti conoscono la difficile situazione che vivono gli oltre 1890 tempo determinato, un vero esercito, oltre la metà del personale dell'Ente, la cui vita lavorativa precaria è legata a convenzioni di varia durata, da cui scaturiscono scadenze contrattuali differenti per ogni singolo lavoratore.

Nel caso della collega, il primo contratto con la C.R.I. era stato stipulato ad aprile del 2006, e la relativa durata iniziale di sei mesi, attraverso le specifiche formule contrattuali di rinvio, era stata a mano a mano nel tempo estesa fino al 20 maggio 2008.

         La notizia del licenziamento ha ovviamente colto tutti di sorpresa, in quanto in assoluta contraddizione con gli accordi sindacali a livello nazionale a suo tempo assunti con l’Amministrazione Centrale della C.R.I., che stabiliscono, nelle more del seppur incerto percorso di stabilizzazione previsto dalla Finanziaria 2008, la proroga indistintamente per tutti i contratti a tempo determinato coperti da convenzione in essere presso tutte le strutture della C.R.I. sul territorio.

La R.d.B.-C.U.B. P.I. C.R.I., nel prendere atto di tale realtà, ha attivato la propria Federazione, allo scopo di assumere una forte e ferma contrapposizione a tutela della posizione della collega, nella consapevolezza che il caso avrebbe creato un precedente pericoloso per le sorti di tutti i lavoratori precari della C.R.I.

         Il confronto si è protratto per tre giorni; i lavoratori, da noi convocati più volte in assemblea, hanno partecipato attivamente all'evolversi della situazione. È stata effettuata anche una conferenza stampa, che ha visto la partecipazione di giornalisti di varie testate e di  reti televisive locali. A sostegno della nostra iniziativa abbiamo registrato la presenza solidale anche da parte della U.I.L. e della C.G.I.L. 

         Le nostre istanze hanno evidenziato una forte resistenza da parte del Dott. Iocchi, apparso molto inquieto, guardingo e sospettoso, forse anche perché, per uno strano scherzo del destino, nello stesso momento, presso gli uffici del Comitato, era in atto, da parte della Guardia di Finanza, un'ispezione disposta dall'Alto Commissario Anticorruzione, legata alla nota vicenda, come tutti sanno da noi segnalata, delle recenti assunzioni effettuate tramite il Centro per l'Impiego.

         Si sono susseguiti momenti di grande tensione, che ci hanno motivato all'occupazione spontanea della stanza della Presidenza e della Direzione, finché si è raggiunto un accordo risolutivo, che, non solo assicura alla collega la continuità lavorativa, ma ne recupera la posizione nel percorso di stabilizzazione sopra citato.

         Tale accordo, ottenuto anche grazie alla mediazione del Presidente della struttura Dott. Capuano, intervenuto in qualità di rappresentante dell'Organo Politico nazionale, prevede la proroga di due anni del contratto di lavoro.

         L'intesa, sottoscritta dalla R.d.B.-C.U.B. P.I. unitamente ad alcune R.S.U., nei prossimi giorni sarà sottoposta alle altre OO.SS. ed ai membri della R.S.U. mancanti. 

         La collega Patrizia Modesti ha vinto la sua battaglia, ha recuperato il proprio posto di lavoro, seppur precario, ed oggi è regolarmente nella sua postazione, ad offrire il proprio prezioso contributo sociale di guida e sostegno ai portatori di handicap grave, presso il C.E.M. di Roma.

                                                

Roma, 26.5.2008                                                   R.d.B.-C.U.B. Pubblico Impiego C.R.I.    

 

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Martedì 27 novembre si è svolta una seconda assemblea nazionale dei precari della Croce Rossa Italiana, naturale continuazione di quella svoltasi il 9 novembre dopo lo sciopero generale del sindacalismo di base.

Elemento nuovo l’emendamento alla legge finanziaria proposto dal sen. Rossi approvato dal Senato che include i precari della CRI negli effetti del comma 519 della legge finanziaria dello scorso anno.

“Oggi ci troviamo di fronte due ordini di problemi” chiarisce Cristiano Fiorentini della Direzione Nazionale di RdB/CUB P.I. “il primo è cercare di migliorare l’emendamento Rossi attraverso delle modifiche tese ad eliminare delle contraddizioni tra il vecchio ed il nuovo testo e a prefigurare un percorso di stabilizzazione con meno trappole possibili. L’altro è comprendere bene il progetto del Governo rispetto a Croce Rossa e difendere in quell’ambito le funzioni che svolgono i lavoratori precari”.

Il riferimento chiaro è al progetto di ristrutturazione di Croce Rossa Italiana che il Governo ha messo in agenda e che voci di corridoio riconducono ad una privatizzazione dell’Ente “Noi pensiamo che le funzioni svolte oggi della CRI che sono di competenza del Servizio Sanitario Nazionale, e sulle quali sono impiegati la maggior parte dei lavoratori precari, debbano rimanere in ambito pubblico ed evitare che vadano in mano ai privati con un inevitabile peggioramento del servizio e un aumento del costo per la sanità pubblica“ prosegue il dirigente delle RdB/CUB “E’ una condizione indispensabile affinché i precari della Croce Rossa possano vedere concretizzate le loro sacrosante aspirazioni di stabilizzazione. In questo senso è necessario intavolare da subito un discorso con il Ministero della Salute che ha un ruolo importante in questa vicenda e non può sottrarsi alle proprie responsabilità”.

“Per quanto riguarda l’immediato” conclude Fiorentini “organizzeremo assemblee nei posti di lavoro per avere un confronto con i lavoratori ed arrivare ad organizzare iniziative di pressione ai Ministeri competenti per essere assuntidavvero!.

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Martedì 27 Novembre 2007 dalle ore 15.00 alle ore 17.30

Sala Mercede (via della Mercede,55) - Roma
ASSEMBLEA NAZIONALE dei Lavoratori precari della Croce Rossa Italiana
organizzata dalle Rappresentanze Sindacali di Base.

L’ approvazione in Senato  dell’emendamento presentato dal Sen. Rossi,  apre nuovi spiragli nella definizione della questione del precariato in CRI e rappresenta sicuramente  una novità da non sottovalutare rispetto al testo iniziale del disegno di legge sulla  finanziaria 2008, novità intervenuta anche grazie all’assemblea nazionale dei precari  indetta dalla RdB Cub il giorno 9 novembre.

 

E’ evidente che il testo licenziato al Senato dovrà essere  approvato anche dalla Camera; inoltre sarà necessario un confronto attento con la Funzione Pubblica, per evitare che quanto di positivo è contenuto nell’articolo della finanziaria (stabilizzazione a copertura delle carenze in CRI attraverso le procedure dell’attuale art. 93 a conferma dell’applicazione del comma 519 anche per il personale precario CRI) non venga demolito all’interno della CRI o reso inefficace per carenza di fondi propri. E’ evidente che se la prospettiva per CRI è quella della privatizzazione dell’ente i precari rischiano di diventare un ulteriore “peso” che si vuole scaricare.

 

Alla luce di queste novità, il presidio convocato a partire da domani mattina sotto il Ministero della Funzione Pubblica, appare in questo momento non rispondente alle esigenze che abbiamo di influire sul dibattito alla Camera, rafforzare l’emendamento, coinvolgendo tutte le forze politiche che si sono dichiarate disponibili sino ad oggi, e migliorare il testo per evitare che una volta approvato, dia adito a dubbi interpretativi che costituiscano poi l’alibi per chi intenzionato a privatizzare e non ha alcuna intenzione di preoccuparsi della stabilizzazione del personale precario.

 

In questo senso sospendiamo il presidio alla funzione pubblica e convochiamo una nuova assemblea nazionale dei precari di Cri da tenersi entro la fine della prossima settimana, nella quale valuteremo i contenuti dell’emendamento  e decideremo  ulteriori forme di mobilitazione.

 

La RdB Cub  nel mantenere lo stato di agitazione del personale, chiede a tutti i lavoratori non solo precari,  di mantenere alta l’attenzione su quanto sta avvenendo in questi giorni  e di partecipare a tutte le forme di mobilitazione che saranno necessarie, laddove ulteriori ostacoli si frappongano al percorso verso la stabilizzazione definitiva del personale precario della CRI.

 

         Ci riserviamo di comunicare al più presto a tutti i lavoratori la data dell’Assemblea.

 

Approvato dall'aula del senato l'emendamento 47.2 (testo 2) del Senatore Rossi Fernando per cui al testo del governo:

ARTICOLO 47.
(Personale della Croce rossa italiana)
1. Al fine di assicurare l'espletamento delle attività che la Croce rossa italiana svolge in regime convenzionale nel settore dei servizi sociali e socio-sanitari, i contratti di lavoro a tempo determinato stipulati sulla base delle convenzioni sono confermati per la durata delle convenzioni medesime. In tutti gli altri casi restano ferme le limitazioni previste dalla presente legge in materia di lavoro flessibile. Alla copertura dell'onere relativo la Croce rossa italiana provvede nell'ambito delle risorse finanziarie previste dalle convenzioni e in ogni caso senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.

si aggiungono, i seguenti commi

«1-bis. Nei confronti del personale di cui al comma 1 trovano applicazione

le disposizioni previste dall’articolo 93, commi 5, 6 e 7 della presente

legge. Per i soggetti in possesso dei prescritti requisiti che non possono

essere stabilizzati per mancanza di disponibilita` di posti vacanti nell’organico

della Croce rossa italiana, nel rispetto della vigente normativa

in materia di assunzioni, si procede ad un graduale assorbimento del personale

presso gli enti del servizio sanitario nazionale e presso le regioni,

tenuto conto delle qualifiche e dei profili professionali e nel rispetto delle

procedure previste per le altre pubbliche amministrazioni e dei vincoli di

contenimento delle spese di personale cui sono sottoposti i predetti enti,

sulla base di un protocollo da stipulare con le regioni nelle competenti

sedi istituzionali, su proposta del Ministero della salute di concerto con

la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della funzione

pubblica – e del Ministero dell’economia delle finanze. Con tale protocollo

vengono anche definiti gli aspetti relativi al rinnovo delle convenzioni

di cui al comma 1, allo scopo di assicurare la continuita` del servizio

attraverso la proroga dei contratti di lavoro in essere.

 

Da martedì 20 novembre, le RdB-CUB terranno un presidio permanente davanti al Dipartimento della Funzione Pubblica, come ulteriore passo di un percorso di lotta che proseguirà fino a quando non si arriverà ad una positiva soluzione di questa inquietante vicenda.

 

 

Dopo essere scesi in piazza per lo sciopero indetto dal sindacalismo di base, lo scorso 9 novembre si sono riuniti per un’assemblea nazionale a Roma i precari della Croce Rossa Italiana.

 

Al centro del dibattito l’esclusione dei precari della CRI dai processi di stabilizzazione nella Pubblica Amministrazione, iniziati con la Finanziaria dello scorso anno, a causa di un’interpretazione restrittiva da parte del Dipartimento della Funzione Pubblica.

 

All’assemblea hanno partecipato l’On. Salvatore Cannavò e il Sottosegretario all’Economia On. Paolo Cento, che hanno espresso solidarietà e disponibilità ad intervenire sulla questione. Il Sottosegretario Cento si è inoltre impegnato ad interloquire con la Funzione Pubblica per sciogliere il nodo interpretativo all’origine dell’esclusione dei precari della CRI.

 

Numerosi interventi hanno messo in evidenza che alla mancata stabilizzazione dei precari è sottesa un’idea di smantellamento della stessa CRI, probabilmente propedeutica ad una futura privatizzazione dell’Ente. Per le RdB-CUB, la vicenda della Croce Rossa riassume emblematicamente come il precariato nel Pubblico Impiego possa essere utilizzato in funzione di grimaldello per smantellare tutta la Pubblica Amministrazione.

 

A conclusione dell’assemblea nazionale i precari della C.R.I hanno espresso chiaramente che non intendono svolgere il ruolo delle vittime sacrificali sull’altare di eventuali privatizzazioni, mentre vogliono invece rimanere protagonisti della propria lotta.

 

 

hanno dato la disponibilità alla Partecipazione:
On. P.Cento, Sotosegretario all'Economia
Sen. G. Silvestri Commissione Igiene e Sanità Senato
Sen.ce E.Emprin Commissione Igiene e Sanità Senato
On. F.Caruso Commissione Affari Sociali Camera
è da confermare la presenza dell'On. K.Zanotti  Commissione Affari Sociali Camera.

 

 

L'assemblea metterà a fuoco la situazione del precariato in Croce rossa Italiana alla luce dei provvedimenti collegati al disegno di legge Finanziaria 2008 e alla situazione di stallo delle procedure di applicazione dei provvedimenti in materia di precariato collegati alla Finanziaria 2007 e non ancora attuati dall'Amministrazione CRI, anche in relazione alle iniziative della Funzione Pubblica che hanno di fatto bloccato i processi di stabilizzazione e rischiano di mettere a rischio il futuro dei Lavoratori a tempo determinato della CRI.
L'obbiettivo dell'assemblea è di avviare un confronto con i componenti delle commissioni di Camera e Senato sulla base delle leggi vigenti, della normativa in via di approvazione nonchè della piattaforma sindacale di RdB/CUB sulla questione del futuro dei Lavoratori precari nonchè nell'ambito più generale della riorganizzazione della CRI.

 

 


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 Martedì 23 ottobre a Roma ore 11.00 sede RdB/CUB riunione nazionale dei delegati dei precari di CRI per decidere le prossime iniziative di mobilitazione

 

 

 

I precari della Croce Rossa Italiana, in lotta per la stabilizzazione del rapporto di lavoro, dopo essere scesi in piazza ieri a Roma presso la Sede del Comitato Centrale CRI ed aver bloccato il traffico automobilistico, hanno spostato la loro protesta sotto il Ministero della Funzione Pubblica, dove una delegazione è stata ricevuta nel pomeriggio dal Direttore Francesco Verbaro.

 

 L’incontro si è rivelato una inutile ripetizione del precedente, avvenuto lo scorso 21 settembre: la Funzione Pubblica ritiene necessario un preliminare progetto di stabilizzazione delle funzioni dell’Ente CRI, da realizzarsi attraverso una specifica delega da parte del Governo, mentre la stabilizzazione dei lavoratori precari sarebbe da attuarsi a cura delle Regioni.

 

 Questa ipotesi si pone in linea di netta discontinuità rispetto al protocollo firmato nel dicembre 2006 dal Sottosegretario alla Salute Zucchelli, dalla CRI e da tutte le Organizzazioni Sindacali che individua un numero di 976 precari stabilizzabili in attuazione dell’art. 1 comma 519 della Finanziaria 2007.

 

 Le RdB-CUB hanno manifestato il proprio profondo dissenso rispetto all’ipotesi presentata dalla Funzione Pubblica, condivisa invece dalle altre OO.SS., in quanto ciò non solo aggraverebbe la drammatica situazione del precariato che caratterizza attualmente la Pubblica Amministrazione, ma rappresenterebbe un onere insostenibile per le stesse Regioni, già gravate da un numero spropositato di precari da stabilizzare. Inoltre, allo stato attuale, qualsiasi riferimento alle Regioni non risulta confermato dalle istituzioni interessate. 

 

 Le RdB-CUB ribadiscono la necessità di addivenire ad un intervento politico atto a reperire una soluzione che sia coerente con la Finanziaria 2008, attualmente in discussione al Parlamento. 

 

In tale dinamica, le RdB-CUB, hanno presentato un pacchetto di emendamenti alla Finanziaria orientati alla stabilizzazione definitiva di tutti i lavoratori precari della Pubblica Amministrazione.

 

 Se nel frattempo non interverranno novità sostanziali in merito alla vertenza dei precari della CRI, le RdB-CUB ritengono inevitabile lo sciopero della categoria.

 

 Roma, 16 ottobre 2007

 

 

 

12 ottobre 2007 - Ansa

 

CROCE ROSSA: PRECARI, IN CORSO SCIOPERO DELLA FAME

 

(ANSA) - ROMA, 12 OTT - Si inasprisce la vertenza dei precari della Croce Rossa Italiana, quasi 2 mila persone, che potrebbero essere disoccupati dal primo gennaio 2008. Alcuni lavoratori hanno cominciato, già da qualche giorno, lo sciopero della fame per protestare contro la mancata stabilizzazione del posto di lavoro. Si tratta di quattro giorni di digiuno a staffetta. Tre per ora i comitati provinciali in cui si sta effettuando quest'azione di lotta: Roma, Firenze, Torino. In tutte le regioni - afferma Lorena Guidi, coordinatrice nazionale dei precari Cri - sono in corso assemblee permanenti e nella sede del comitato nazionale a Roma è stato allestito un presidio. Lunedì prossimo, sempre nella capitale, è in programma una assemblea nazionale che deciderà nuove azioni di lotta. Guidi spiega che le proteste sono contro «il governo e una amministrazione che li ha abbandonati privandoli del diritto alla stabilizzazione previsto dalla finanziaria 2007. Senza interventi chiari, dal primo gennaio 2008 - prosegue Guidi - non avremo più un lavoro». Intanto, oggi si è tenuta l'assemblea nazionale della Cri che ha ascoltato le ragioni della protesta da parte della Rdb-Cub. Secondo quanto si è appreso, l'assemblea ha applaudito al termine dell'intervento dei rappresentanti sindacali.

 

3 ottobre 2007 - L'Unità

 

Croce rossa, 40 precari si incatenano 

 

Roma - Una quarantina di lavoratori della Croce Rossa Italiana si è incatenata davanti alla sede del comitato provinciale Cri di via Ramazzini per protestare contro la mancata stabilizzazione dei circa 2.500 precari impiegati dalla Cri in tutta Italia. «Le proteste continueranno anche nei prossimi giorni - ha detto Massimiliano Gesmini, responsabile nazionale del sindacato Rdb che ha promosso la manifestazione - siamo stati presi in giro sia dall’amministrazione della Croce Rossa Italiana che dal Governo, che non ha inserito nella prossima finanziaria la norma per la stabilizzazione di tutti i lavoratori precari.

 

2 ottobre 2007 - Ansa

 

CROCE ROSSA: PRECARI RALLENTANO TRAFFICO PER PROTESTA

 

(ANSA) - ROMA, 2 OTT - È in corso da questa mattina la protesta dei lavoratori precari della Croce Rossa Italiana, che chiedono la stabilizzazione dei loro contratti. Qualche decina di lavoratori nel primo pomeriggio ha rallentato il traffico in via Ramazzini, di fronte al Comitato provinciale della Cri, per distribuire agli automobilisti un volantino dove si critica «l'amministrazione della Cri che non ritiene essenziali e stabilizzabili i lavoratori precari». All'ingresso del coordinamento provinciale c'è ancora la catena con cui stamattina 5 precari si sono immobilizzati in segno di protesta. «La manifestazione di oggi nasce dopo un'assemblea dei lavoratori precari. Alla nostra protesta abbiamo già avuto l'adesione di Cgil, Cisl, Uil» ha detto il coordinatore dei precari, Lorena Guidi. «Abbiamo chiesto un incontro - continua la Guidi - con l'assessore regionale Battaglia, ma non abbiamo ancora avuto una risposta. E comunque questo incontro - aggiunge la coordinatrice - sarebbe solo un primo obiettivo, perchè la situazione dei precari della Croce Rossa comprende almeno 1.900 persone su tutto il territorio nazionale. Se non avremo risposte sul nostro contratto - ha concluso - andremo avanti ad oltranza con la protesta». 

 

CROCE ROSSA: BARRA, PRECARI SI RIVOLGANO A GOVERNO

 

ROMA, 2 OTT - Il presidente della Croce Rossa Italiana, Massimo Barra, esprime «solidarietà» ai lavoratori precari che stanno manifestando per ottenere un'occupazione stabile e l'invita, per questo, a «rivolgersi al governo». «Ho più volte chiesto al governo - sottolinea Barra - di affrontare la situazione, di avviare un tavolo, ed evitare un' anomalia che è tutta nostra, quella di avere più precari, 2500 fra civili e militari, che lavoratori a tempo indeterminato, circa 1500. Di più non posso fare. Sono solidale umanamente ai miei lavoratori ed alle loro famiglie e spero proprio che la questione si risolva». Del resto però - continua - la Cri è un ente pubblico «ed abbiamo oneri ed onori. Siamo parte del comparto del pubblico impiego. Noi di più non possiamo fare». Il presidente della Cri ha inoltre smentito che nella finanziaria esista una norma che muta l'assetto giuridico dell'associazione. «Non mi risulta che esista questa ipotesi - osserva Barra - e, fra l'altro, lo statuto della Croce Rossa merita una legge a sè e non un comma della legge di bilancio». 

 

CROCE ROSSA: RDB, PRECARI SI INCATENANO A ROMA

 

(ANSA) - ROMA, 2 OTT - Decine di lavoratori precari della Croce Rossa Italiana stanno manifestando di fronte alla sede provinciale romana dell'associazione, in via Ramazzini, per chiedere la stabilizzazione del loro rapporto di lavoro. ''L'iniziativa - riferisce Massimiliano Gesmini, responsabile nazionale della Rdb-Cub della Cri - e' spontanea e al momento alcuni lavoratori si sono incatenati ai cancelli dello stabile impedendone l'accesso alle persone e rallentando anche il traffico automobilistico''. La vertenza dei lavoratori precari della Cri, circa 1.900, dura da anni. ''La Rdb-Cub Cri - tiene a sottolineare Gesmini - appoggia questa manifestazione di lotta. Tale rivendicazione riveste una grande attualita' anche soprattutto per i presunti orientamenti della Finanziaria che prevederebbero un mutamento dell'assetto giuridico dell'ente pubblico della Croce Rossa. Un'ipotesi alla quale - conclude il sindacalista - siamo nettamente contrari''.

 

 

 

CROCE ROSSA: PRECARI; RDB-CUB E UGL SCIOPERO IL 6 LUGLIO

 

(ANSA) - ROMA, 26 GIU - I sindacati Rdb-Cub e Ugl della Croce Rossa Italiana

 

hanno indetto uno sciopero nazionale, per il prossimo 6 luglio, a sostegno

 

della vertenza dei precari dell' ente. Lo rende noto Massimiliano Gesmini,

 

responsabile della Rdb-Cub della Cri. Per il giorno dell'astensione dal

 

lavoro, i sindacati hanno organizzato una manifestazione di fronte al

 

ministero della salute. La protesta, in particolare, è stata indetta per

 

contestare il mancato avvio delle procedure di stabilizzazione del personale

 

precario, circa 1.900 persone. Gesmini sottolinea inoltre che, dopo due

 

anni, è ancora sospesa la vertenza per il pagamento degli incentivi al

 

personale. (ANSA).

 

 

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SCIOPERO: unica risposta ad un atteggiamento irresponsabile

La vertenza relativa alla definitiva stabilizzazione del personale a tempo determinato della CRI vive momenti di grande preoccupazione ed ansia.

 

La Funzione Pubblica, dopo avere proceduto all’emanazione della famigerata direttiva n.7 del 7 aprile 2007, relativa all’applicazione della Finanziaria 2007 in materia di  trasformazione e proroga dei contratti a tempo determinato, compatibilmente con le disponibilità finanziarie stabilite, si appresta ad avviare i percorsi per la stabilizzazione del personale precario dei vari Enti e Amministrazioni.

 

Nel ribadire l’inadeguatezza delle misure individuate da questo Governo tese a ridimensionare il dilagante fenomeno del precariato presente nella P.A., la RdB CUB-P.I. esprime forte dissenso per la posizione assunta dall’Amministrazione della CRI relativamente al proprio personale con contatto a tempo determinato: il precariato della CRI sarebbe escluso dall’applicazione della Finanziaria, in quanto il rapporto di lavoro con questo personale sarebbe caratterizzato dal requisito dell’esigenza “temporanea” della P.A. e non “permanente”, e, in  quanto tale, non sarebbe compatibile con i percorsi stabilizzatori della succitata Direttiva