Napoli, 20 fermati tra i lavoratori in lotta per la stabilizzazione, portati in questura anche i dirigenti USB

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Si erano stesi in terra tra via Marina e Piazza Municipio un centinaio di lavoratori Lsu, Lpu, Consorzio di Bacino e del progetto APU (attività di pubblica utilità) del Comune di Napoli, dopo che il previsto incontro in Prefettura con esponenti di Ministero del Lavoro, Regione e Comune era sostanzialmente abortito per l’assenza dei rappresentanti del ministero di Di Maio.


Le forze dell’ordine sono immediatamente intervenute per rimuovere di peso i manifestanti sdraiati a terra e ne hanno condotti 20 in questura, tra cui alcuni dirigenti locali e nazionali dell’Unione Sindacale di Base. A tutti viene contestato il reato di blocco stradale così come previsto dalle nuove regole introdotte dal Decreto Sicurezza.


La risposta delle istituzioni alla richiesta di lavoro non è evidentemente cambiata con il governo del cambiamento: zero risposte, polizia e denunce. USB chiede l’immediato rilascio di tutti i fermati, che nessuna sanzione sia attribuita ai disoccupati e che il Governo intervenga a garanzia della prosecuzione dei progetti in scadenza.

 

Unione Sindacale di Base